Aster: è nata una stella

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Design by Alessandro Dubini

Tra i numerosi modelli di appendiabiti che il design moderno ha proposto negli anni si sono visti modelli a gancio o a “nastro” componibile da fissare a muro ed elementi da terra, a stelo o a piantana, assai funzionali ed eleganti. Pratici, essenziali e dal design raffinato, gli appendiabiti proposti da Zanotta sono declinati in una ricca gamma di soluzioni estetiche, che vedono in Sciangai dei De Pas-D’Urbino e Lomazzi (1973, Compasso d’oro), nei Servi (Manto e Tutto) dei fratelli Castiglioni (1985) e in Museo di Enzo Mari (1991) degli oggetti “evergreen” molto amati e scelti da un pubblico convinto ed esigente. In questo contesto si è trovato Alessandro Dubini, quando ha deciso di disegnare un nuovo appendiabiti da proporre a Zanotta. «Il progetto mi è nato spontaneamente, e senza pensare agli appendiabiti “illustri” già esistenti. Penso che sia un oggetto giusto per Zanotta, per il suo stile e per il carattere della sua produzione». È tipico di questo designer italiano di nascita, ma europeo d’adozione, abbinare forme divertenti, quasi ludiche, con tecnologie avanzate e materiali innovativi. Lo fa, del resto, anche con le forme eleganti e dal forte impatto emotivo. La funzionalità dell’oggetto sembra non bastare ad Alessandro Dubini, perché è un tipo di progettista che ha bisogno di creare emozioni ed è per questo, forse, che i suoi lavori sono spesso descritti come sculture. «Con Aster l’idea che mi è subito balenata alla mente è stata di realizzare una struttura sottile, visivamente “leggera”, ma con un impianto solido dal punto di vista strutturale. E da qui la scelta del metallo a forma piatta è risultata la più appropriata. Ho poi pensato a una struttura modulare, ma inizialmente mi ero orientato su 5 elementi. In fase di prototipo, insieme all’art direction dell’azienda, abbiamo deciso di farne invece due versioni, una a 4 e l’altra a 6 elementi». L’uso del colore è venuto come diretta conseguenza della scelta dell’acciaio piatto e verniciato, i toni scelti sono stati puri: bianco, rosso, e nero. Quando Aster non ospita cappotti, soprabiti e cappelli, la sua forma stellare arreda con spirito moderno lo spazio. «Questo progetto nasce dal desiderio di creare un oggetto semplice e pratico, pur mantenendo una silhouette ricercata e originale. Il mio obiettivo era di riuscire a realizzare una struttura che avesse un aspetto leggero e delicato come fosse fatta di nastro. E che, una volta inserito nell’ambiente, l’appendiabiti risultasse quasi un elemento scultoreo».