Tod, un tavolino per amico

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Design by Todd Bracher

Vi sorprenderà, ma l’ispirazione per il tavolino Tod mi è venuta da Cindy Crawford! Davvero, stavo guardando un suo ritratto e ho pensato che certo lei è una bellissima donna, ma che c’era qualche cosa che la rendeva speciale e apprezzata in tutto il mondo: un segno distintivo di bellezza, era il suo particolarissimo neo. E allora ho deciso che, da designer, avrei dovuto identificare quel “neo di bellezza” da trasformare in oggetto per ogni stanza…». Così è nato Tod, un complemento con segno forte ma discreto, dalla creatività del giovane designer newyorchese Todd Bracher. Zanotta lo produce con successo dal 2005. Il tavolino ha la struttura in polietilene e una laccatura lucida colorata che resiste perfettamente anche in esterni e che può stare accanto a qualunque tipo di seduta, in ogni angolo classico o contemporaneo. «Da sottolineare – ricorda Bracher – che quel tipo di speciale laccatura, abbastanza innovativa qualche anno fa, quando nacque il Tod, rende il tavolino straordinariamente elegante, connotandolo come un prodotto d’alta gamma. Anche le numerose tonalità di colore lo rendono molto “fashion”». Ottenuto con la tecnica dello stampo rotazionale, è un piccolo gioiello del design industriale moderno. «L’ho pensato come elemento jolly che potesse fare da supporto fisico e visivo allo spazio, accostandosi con grande flessibilità a un divano o a un letto. Un pezzo d’arredo versatile che rendesse più interessante l’area dove viene collocato. Naturalmente il tavolino che prendeva forma nella mia mente non sarebbe mai stato il pezzo “più importante” di un certo arredo, ma neppure la stanza sarebbe più stata la stessa senza di lui… La forma stessa di Tod ha un ruolo funzionale: si allunga, curvilinea, verso l’alto per essere utile senza togliere spazio fisico o visivo», spiega il designer. «La qualità organica del tavolino funge da collegamento visivo tra il pavimento e la superficie del piano. Una serie di ellissi armoniche che contrastano con le consuete forme rettangolari di letti e divani ai quali è affiancato. Il tavolino è progettato sapendo che non potrebbe mai esistere da solo, ma sempre accanto a qualcosa d’altro». L’oggetto Tod è praticamente monomaterico: oltre il 90 per cento di polietilene e una piccola componente in acciaio nel rinforzo posto sotto la base – per dare stabilità alla struttura – parte che risulta facilmente disassemblabile e dunque smaltibile separatamente. Un piccolo pezzo con una grande personalità.