Quando l’architetto comasco progettò negli anni Trenta gli arredi per la Casa del Fascio e per l’Asilo della sua città certo non poteva immaginare che sarebbero diventati dei pezzi di design.
Fu Aurelio Zanotta, insieme a Michele Provinciali, a cominciare dal ’65 con le prime riproduzioni di quei mobili (a più riprese e con varianti diverse) un’avventura destinata a diventare un filone di successo: le riedizioni di pezzi storici. La sedia/scagno Follia seguita poi dalla sedia da scrivania Lariana, furono le prime a entrare in produzione. Per Sant’Elia (dall’83 in catalogo Zanotta) Terragni progettò una struttura continua in tubo d’acciaio curvato, elastica e molleggiata. Schienale, sedile e braccioli leggermente imbottiti e rivestiti in pelle nera. Il disegno è organico ed ergonomico, assai diverso dall'impostazione geometrica e un po’ rigida delle sedute razionaliste dei colleghi internazionali. Una poltroncina fatta per durare nel tempo.
(nota: il prodotto Lariana citato nell'articolo non è più in produzione)
