Design Achille e Pier Giacomo Castiglioni, 1957
Sgabello. Gambo in acciaio cromato. Sedile verniciato nei colori: arancio, rosso, giallo, bianco o nero. Base in faggio evaporato, colore naturale.
Mezzadro è un messaggio forte e chiaro di libertà nella definizione dell’ambiente spaziale domestico.
Che anni devono essere stati, quelli tra i Cinquanta e i Sessanta, con quella voglia di cambiare, ricostruendolo, questo piccolo mondo antico. Che anni devono essere stati quelli di una coppia di fratelli affiatati, curiosi e intuitivi, e di un imprenditore di razza, con il fiuto e con il coraggio di chi quel mondo voleva farlo proprio.
“Con questo nome omaggio piuttosto insolito, l’oggetto evoca le neoavanguardie, dalla provocatorietà dell’Arte Povera all’ironia della Pop Art. L’assemblaggio di componenti artigianali e industriali tiene insieme in un gioco duchampiano: il mondo agricolo nella seduta in lamiera e nella balestra in acciaio, quello del ciclo nel perno di fissaggio e quello nautico nella traversa in legno di faggio.”
Nel 1970 Zanotta mette in produzione, chiamandolo metaforicamente Mezzadro, il “sedile metallico molleggiato” che i fratelli Castiglioni avevano disegnato nel 1957 (insieme al sedile Sella, in produzione dal 1983) per la mostra “Forme e colori nella casa d’oggi” allestita a Villa Olmo di Como.